Premio Lerici Pea 2015 – Sezione Poeti e Artisti Liguri nel Mondo
al maestro Federico De Leonardis
Il Premio Poeti e Artisti Liguri nel Mondo ha la finalità di far conoscere l’arte, il lavoro e le capacità dei liguri che hanno trovato nelle diverse parti del mondo il luogo ideale per esprimersi e raggiungere l’eccellenza, esercitando la propria creatività e restando fedeli alle proprie radici.
Il riconoscimento è stato conferito il 18 settembre durante una cerimonia in programma presso il Comune di Lerici in piazza Bacigalupi 9, dalle ore 10.30, alla presenza del Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti e della Presidente p.t. del Premio “Lerici Pea” Pia Spagiari. Il Maestro De Leonardis è stato introdotto da Lucilla Del Santo, Responsabile della Sezione, e presentato dal critico d’arte Bruno Corà; letta la motivazione del Premio, scritta da Massimo Bacigalupo, si proceduto alla consegna. Successivamente, il Maestro De Leonardis è stato a disposizione del pubblico in una visita guidata ad alcuni dei suoi “lavori” presenti negli spazi del Palazzo del Comune di Lerici.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Lerici – Regione Liguria
MOTIVAZIONE
Federico De Leonardis è nato a La Spezia ed ha a lungo operato all’estero come urbanista. Pubblica volumi di testi e immagini, collabora con testate on line e tiene un blog in cui riflette ampiamente sull’attualità artistica, il mercato dell’arte, ma anche la scrittura. La parola blog deriva da web log, e log significa giornale di bordo. In effetti De Leonardis naviga ed esplora, e anche la sua opera spaziale e concettuale si configura come scrittura di oggetti trovati e creati, proposti all’attenzione dello spettatore distratto. Partendo dal mondo amichevole e culturalmente fecondo di Lerici e La Spezia dell’immediato secondo dopoguerra, De Leonardis ha saputo percorrere decenni aridi e difficili con intelligenza creativa nonché critica, producendo opere che cercano e sfidano il vuoto, in qualche modo ricostituendo dai cascami un universo di pacata meditazione e visione.goslavia, Svizzera) e come artista concettuale. Porta dentro la storia culturale e materiale della Liguria e del suo Golfo, che affiora nei materiali che usa nella sua opera artistica quarantennale (marmi, pietre, catene, cordami). De Leonardis è artista originale di grande produttività che cerca nuove vie con molta sicurezza in un mondo dell’arte dalle infinite e spesso infide provocazioni. Il suo è un lavoro concettuale, non figurativo, alla lontana imparentato all’opera di Joseph Beuys, che lascia parlare gli oggetti, ponendoli in spazi vuoti e bianchi (rifugge dal colore). Da “Tagliatella” (1977) e “Firmamento nero” a “Ossa di Shelley”, “Pastorale”, “Carcere d’invenzione”, “I prigioni”, “Museo”, “Essere muro”, “Sacra Famiglia” (2008), i suoi lavori dialogano con la storia proponendoci di riviverla in modo inedito, spoglio.
E’ una poesia ligusticamente scabra, che non fa sconti all’illusione, ma persegue il lavoro del conoscere il reale attraverso la materia, lo spazio, il corpo, l’intelligenza. Il lavoro di De Leonardis ha ottenuto negli anni l’attenzione che merita, per quanto sia tutto il contrario che vistoso, e si ponga nelle pieghe dello spazio e dell’attenzione. De Leonardis ha inoltre elaborato il suo mondo artistico in una lunga serie di testi e interventi che parlano intorno al suo lavoro con molta pacatezza
Cenni biografici
Talento multiforme, architetto, ingegnere, artista contemporaneo, Federico De Leonardis trova anche nella scrittura uno dei suoi veicoli di espressione: riflessioni, considerazioni graffianti, teorie, osservazioni connotano una vasta produzione arricchita, a partire dal 2011, dal blog “Fuori dai denti”. Nato alla Spezia nel 1938, il Maestro inizia a portare la sua arte e la sua tecnica in Italia e nel mondo già dopo la laurea: Dubrovnik, Salisburgo e il nostro Meridione fanno da sfondo ai suoi studi e al suo lavoro in campo architettonico-urbanistico. Attualmente, accantonata ormai da tempo l’attività lavorativa in senso stretto, si dedica esclusivamente alla propria ricerca nell’ambito dell’arte contemporanea, continuando a mantenere un vivo interesse per la spazialità, che si concretizza in mostre personali, e collettive, di scultura e installazioni: predilige l’uso del marmo, del ferro, del calcestruzzo armato e della carta.
Nelle sue opere, De Leonardis tende “a fare un passo indietro”, a svuotare, a lasciare semplicemente alcune tracce, che scavano nel profondo di tutti noi memorie sepolte e finalmente riemerse; in lui la materia è sempre presente, ma non ha alcun valore formale: la forma a cui pervengono le sue opere è più per sottrazione che per aggiunta.
Le sue Ossa di Shelley, presenti il 18 settembre in esposizione nella sala consiliare del Comune di Lerici, sono state occasionate anni fa (’85) dall’epigrafe presente su casa Magni a S. Terenzo e sono un esempio molto pregnante sull’importanza che quest’artista attribuisce alla memoria, sorta di omaggio alla parola poetica.
Nelle bacheche nell’atrio del Comune di Lerici sarà esposto l’Autoritratto nello Specchio Convesso; delle sue architetture “assurde” e inclinate come i piani della vita, l’installazione “Cono d’ombra” e infine Tagliatella, il graffito assente che ha originato tutte le sue idee visive.
Federico De Leonardis ha lavorato e collabora con importanti gallerie di arte contemporanea attive sul mercato internazionale, tra cui la Galleria Continua di San Gimignano e Theca Gallery di Milano; proprio alla Theca Gallery, l’artista ha recentemente inaugurato la mostra “Erlebnis” (19 gennaio 2015 – 11 aprile 2015).