Premio LericiPea 2019 - I Premiati

Premio Lerici Pea “alla Carriera” 2019 ad Antonio Colinas

Voce fra le più significativa della poesia europea degli ultimi cinquant’anni, Antonio Colinas conduce una “lunga riflessione amorosa” partendo dai suoi luoghi d’origine spagnoli per muoversi in spazi culturali e artistici prossimi e lontani, dall’Italia all’Inghilterra al Messico all’Estremo Oriente. In Italia ha vissuto e composto poemi intensi come Sepolcro a Tarquinia, che reca in calce la sigla “Monterosso, 1972”. Colinas viaggia nel passato del simbolo e del mito, rifacendosi a Jung, Eliade, Zambrano, oltre che alla sapienza taoista , ricostruisce momenti e figure come Casanova, Pound, Juan de la Cruz, con partecipazione e pietas, invitandoci a un viaggio accorto ma decisivo alle sorgenti della poesia. Ha frequentato a lungo la poesia italiana, divenendo la voce spagnola di Quasimodo (di cui ha tradotto l’opera completa) e Leopardi, nonché dello Sanguineti. Una poesia dunque dalle molte voci, un impegno ammirevole, di cui oggi il Premio Lerici Pea alla Carriera vuole essere ulteriore testimonianza.

Massimo Bacigalupo

NOTE BIOGRAFICHE

ANTONIO COLINAS (La Bañeza, León, Spagna, 1946) è poeta, narratore, saggista e traduttore.  Fra i suoi libri (quasi un centinaio) più di venti sono raccolte di poesia, confluite in Obra poética completa (2011). Fra i titoli di poesia: Preludios a una noche totalSepulcro en Tarquinia (Premio Nacional de la Crítica 1975), AstrolabioNoche más allá de la noche, Jardín de Orfeo, Libro de la mansedumbre Canciones para una música silente. Questa opera poetica ha ricevuto il Premio Nazionale di Letteratura (1982) e il premio Reina Sofía de Poesía Iberoamericana (2016), il premio più importante in lingua spagnola. 

Ha recentemente pubblicato lo studio biografico, María Zambrano. Misterios encendidos (2019), preceduto da opere saggistiche come Vicente Aleixandre y su obraSobre la Vida Nueva, la biografia di Leopardi Hacia el infinito naufragio, Rafael Alberti en Ibiza. Di teoria poetica ha trattato nei volumi Del pensamiento inspiradoNuevos ensayos en libertad El sentido primero de la palabra poética.

Fedele al suo dialogo con altre culture ha dedicato grande attenzione a quella italiana, pubblicando un’Antología esencial de poetas italianos e versioni di Giacomo Leopardi (l’ultima è Cantos Pensamientos). La sua versione della Obra poética completa di Salvatore Quasimodo ha ricevuto in Italia il Premio Nazionale per la Traduzione e il Premio Carlo Betocchi. Ha inoltre tradotto Collodi, Lampedusa, Carlo Levi e Sanguineti.
L’attenzione ad altre culture si è rivolta anche ad America Latina, Mediterraneo ed Estremo Oriente (La simiente enterrada. Un viaje a China e Cerca de la Montaña Kumgang.
E’ stato professore ospite in molte Università straniere. Nek 1971-74 è stato Lettore di Spagnolo nelle Università di Milano e Bergamo. Alcune città come Pueblo (Messico) e Salamanca lo hanno nominato “Hijo Predilecto”.



Premio Lerici Pea “Edito” 2019 a Davide Rondoni

Davide Rondoni, dal 1999, quando pubblicò Il bar del tempo, sino ad oggi, con la pubblicazione di La natura del bastardo, si è affermato come un protagonista della poesia italiana. Al suo attivo, ha anche ottime traduzioni, la fondazione del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, la direzione della rivista Clandestino, una presenza importante in radio e su diverse televisioni. Sin dall’inizio ,c’è nel suo lavoro uno slancio vitale tormentato e inconsueto per la poesia italiana contemporanea, una violenta passione per la vita che sa “quanta oscurità/ occorre attraversare/ per divenire luminosi”, un cuore “sbranato” che viaggia tra bar, autogrill, periferie , miserie, diviso tra affetti familiari e pulsioni e eccessi, capace di vedere nella luna una “ragazza impasticcata” e l’universo chiuso in un “hangar” semivuoto. Se Giuseppe Ungaretti per scandire la sua vita ha i fiumi, Rondoni invece ha i viali su cui corre a perdifiato, senza soste: viali, autostrade, tangenziali su cui passano ubriachi, reietti e angeli. La religione di Rondoni non è mistica. La sua etica è profondamente, dolorosamente carnale, terragna, conosce il senso della colpa , pronuncia il termine “peccatore”. In La natura del bastardo, il tema dell’amore domina con una impressionante potenza espressiva e vi leggiamo versi così significativi che sintetizzano al meglio il mondo morale e artistico dell’autore: “Possiamo soltanto amare/strappandoci felicemente figli dalla carne/ parlando d’amore continuamente/ ubriachi, feriti, vili/ma con gli occhi lucenti come un laser/ di fiori splendidi”.

Giuseppe Conte
Presidente della Giuria del Premio Lerici Pea Golfo dei Poeti 

NOTA BIOGRAFICA

Davide Rondoni (Forlì 1964), poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia: Il bar del tempo(Guanda 1999), Avrebbe amato chiunque(Guanda 2003), Compianto, vita(Marietti 2004), Apocalisse amore(Mondadori 2008), Le parole accese(Rizzoli 2008), 3. Tommaso, Paolo, Michelangelo(Marietti 2009), Rimbambimenti(Raffaelli 2010), Si tira avanti solo con lo schianto(WhiteFly 2013), Cinque donne e un’onda(Ianieri 2015), La natura del bastardo(Mondadori 2016, Premio Frascati e Premio Napoli 2018), con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi di poesia. È tradotto in vari paesi del mondo in volume e rivista. Collabora a programmi di poesia in radio e tv (Rai, tv2000, San Marino RTV) e come editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino». Suoi recenti volumi di saggi sono: Il fuoco della poesia(Rizzoli 2008), Nell’arte vivendo(Marietti 2012), L’amore non è giusto(Carta Canta 2013), I termini dell’amore(con Federica D’Amato, Carta Canta 2016), Contro la letteratura(Bompiani 2016), L’allodola e il fuoco(La Nave di Teseo 2017), Salvare la poesia della vita(Edizioni Messaggero Padova 2018), E come il vento(Fazi 2019). Dirige la collana “I Passatori – Contrabbando di poesia” per Carta Canta. È autore di teatro e di traduzioni (Baudelaire, Rimbaud, Péguy e altri). Ha partecipato a festival internazionali di poesia in molti paesi. Di narrativa ha pubblicato: I bambini nascono come le poesie(Fabbri 2006), Hermann (Rizzoli 2010), Gesù (Piemme 2013), Se tu fossi qui(San Paolo 2015, Premio Andersen ragazzi over 15), E se brucia anche il cielo(Frassinelli 2015), Il bacio di Siviglia(nella collana “Vite esagerate” da lui ideata e diretta, San Paolo 2016) e Best della grande palude(San Paolo 2018). Ha curato numerose antologie poetiche, tiene corsi di poesia e master di traduzione e collaborato alla sceneggiatura del film Il vegetale del regista Gennaro Nunziante.

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Premio Lerici Pea “Paolo Bertolani” 2019 a Biagio Guerrera

27 luglio 2019 – Lerici, Teatro Astoria

Intervista il il poeta:
Manuel Choen – critico letterario

Performance Poetica:
Biagio Guerrera

Performance Musicali:
Simona Di Gregorio – polistrumentista
Vincenzo Gangi – chitarra classica
Giavanni Arena – contrabbasso
Riccardo Gerbino – percussioni

NOTA BIOGRAFICA

Biagio Guerrera, nato a Catania nel 1965, ha studiato canto con Michiko Hirayama. È tra i fondatori del collettivo artistico Famiglia Sfuggita, con cui nel 1992 presenta, a Santarcangelo dei Teatri, Idda,poi inserita nella sua prima raccolta poetica dal titolo omonimo (Il Girasole, 1997). Nel 2003 partecipa alla realizzazione di Dalle sponde del mare bianco (Mesogea, 2003), insieme ai Dounia e al poeta tunisino Moncef Ghachem. Nel 2009 pubblica la sua seconda raccolta poetica, Cori niuru spacca cielu (Mesogea) e nel 2011 il CD Quelli che bruciano la frontiera (Folkstudio ethnosuoni) insieme a Moncef Ghachem e alla Pocket Poetry Orchestra. Suoi testi sono stati pubblicati in varie riviste e antologie, in Italia e all’estero.  Amàri, libro + CD, (Mesogea, 2014) è la sua ultima raccolta. Il suo interesse per la lingua siciliana lo ha portato a collaborare con il drammaturgo Carmelo Vassallo e a lavorare sui testi di Salvo Basso e Nino De Vita, firmando alcune regie tratte da opere poetiche.
Svolge un’intensa attività di curatore e operatore culturale. Tra gli altri ha collaborato con Zo Centro Culture Contemporanee, con la Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti e curato il Festival Internazionale di poesia Voci del Mondo. Attualmente è presidente e collabora alla direzione artistica dell’Associazione Musicale Etnea e del SabirFest.

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Premio Speciale Lerici Pea “alla Traduzione” 2019 a Marco Sonzogni

NOTA BIOGRAFICA

MARCO SONZOGNI (1971) si è formato in anglistica, italianistica, comparatistica e traduttologia in Italia (Università degli Studi di Pavia, dove è stato alunno dell’Almo Collegio Borromeo), Irlanda (University College Dublin e Trinity College Dublin) e Nuova Zelanda (Victoria University of Wellington e University of Auckland). È docente di Translation Studies e Italian Studies nella School of Languages and Cultures della Vicotria University of Wellington, in Nuova Zelanda. Ha dedicato la sua attività scientifica allo studio, alla traduzione e alla ricezione della poesia di due premi Nobel per la Letturatura: Eugenio Montale e Seamus Heaney (di cui ha curato diverse raccolte e il Meridiano, e di cui sta curando l’edizione definitiva delle opere con un gruppo di lavoro internazionale). In riviste, antologie e volumi ha curato e tradotto in italiano poesia irlandese e neozelandese e in inglese poesia italiana ed elvetica. Il suo lavoro di traduttologo si è rivolto a Synge, Joyce, Beckett, Dante, Leopardi, Montale e, attualmente, a W.H. Auden e a Primo Levi. Ha pubblicato cinque raccolte di versi: Assenze (2005), Alibi (2011), Prove di canto (2013), Tagli (2014) e Passaggi (2017). L’Italia e la Polonia hanno riconosciuto il suo impegno nella cultura conferendogli il Cavalierato dell’Ordine al Merito (2013) e la Medaglia Zasłużony Kulturze Gloria Artis (2014). Per i suoi scritti sulla poesia di Montale ha ricevuto il Premio Montale fuori di casa per la critica letteraria (2018). Per le sue traduzioni della poesia di Heaney gli è conferito il Premio Lerici Pea per la traduzione (2019).

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Premio Lerici Pea “Liguri nel Mondo” 2019 ad Alessandra Pierini


La sezione del Premio Lerici Pea “Liguri nel Mondo” nasce nel 1994, voluta
dall’Associazione Lerici Pea, per la necessità di rispondere alle tante richieste di italiani “emigrati”o comunque residenti all’estero, che inviavano alla segreteria del Premio le proprie poesie e chiedevano di poter partecipare; i primi scritti ci sono giunti dall’America, dalla Svizzera e dalla Germania. La Sezione è nata con il contributo determinante dell’allora assessorato Lavoro ed Emigrazione della Regione Liguria, che ancora oggi la sostiene, e che ha prontamente compreso l’importanza di questo progetto.
Il Primo poeta premiato fu Sergio Wax (Svizzera) nel 1994, sono seguiti Lionello Grifo 1995 (Spagna), Gianni Lercari (Austria) nel 1996, Riccardo Oliveri nelDal 2000 il Premio è cresciuto, ed ha ampliato i propri “orizzonti”, cogliendo le istanze di contemporaneità che ci sono pervenute da tutto il mondo: molti i premiati illustri sino ad oggi, senza mai un anno di interruzione.

Oggi è la sezione più eterogenea del Premio e una delle più significative, poiché accoglie non solo i poeti, ma anche tutti gli artisti e coloro che si sono distinti e divenuti, attraverso il proprio lavoro e professionalità, “eccellenze liguri” nel mondo.

Riteniamo molto importante mantenere e continuare a far crescere questa
particolare Sezione del Premio, per non dimenticare che la nostra Regione, più di altre, è stata testimone nel tempo del fenomeno dell’emigrazione, (oggi, per lo più, trasformato nell’altrettanto problematico aspetto dell’immigrazione), ma anche per rendere merito ai tanti Liguri che con sacrificio, volontà, passione, lungimiranza, talento, portano alto il nome della Liguria nel Mondo.

NOTE BIOGRAFICHE

Nata a Genova e cresciuta in una famiglia di palati esigenti, papà genovese e mamma parmigiana, arriva in Francia dopo gli studi, nel 1987. Resasi conto della necessità di una gastronomia italiana in terra francese molto più selezionata rispetto a quello che si poteva trovare all’epoca, Alessandra dà vita a Pasta e Dolce, la sua prima «bottega», in cui riempie gli scaffali con  preziosi «tesori culinari» delle sue frequenti incursioni in Italia. Per ogni prodotto ha una storia da raccontare e qualche ricetta da suggerire, ma le parole non le bastano più: completa così il negozio con un ristorante al suo interno.
Dopo 17 anni, la voglia di cambiare e di sfidare sé stessa la portano a Parigi, dove apre RAP, (acronimo per Ristorante Alessandra Pierini), una piccola épicerie traboccante di meraviglie da tutto lo Stivale, e un ristorante; due entità vicine ma separate. Importa dall’Italia anche l’intera équipe e in pochissimo tempo entrambe le attività si fanno conoscere in tutta città.
Il successo non tarda ad arrivare, l’épicerie si sposta in uno spazio più grande, affiancata da un’enoteca che conta 750 etichette di vini artigianali italiani; spazi che permettono le frequenti degustazioni con i produttori che Alessandra organizza regolarmente.
Un’épicerie fornitissima , non solo per francesi innamorati del Belpaese o italiani nostalgici, ma per tutti i gourmet curiosi che hanno voglia di immergersi nella magia delle migliori eccellenze italiane, anche quelle più rare o poco conosciute, dove ogni prodotto ha una storia da raccontare. Da qui, la voglia di sempre di scrivere sì concretizza. Dal 2014 ad oggi, Alessandra scrive 9 libri sui prodotti gastronomici italiani:
La Polenta, L‘ affumicato, La Mozzarella, Il Pesto, Il Limone, La frittura, L’Aceto Balsamico, il Panettone (novembre 2019) tutti nella collezione « dieci modi di preparare » delle Edizioni de L’Epure e La Pasta Allegra, scritto con Sonia Ezgulian per conto del Pastificio di Gragnano Garofalo (Ed. Epure). 
Seguono conferenze, masterclass, collaborazioni con la stampa gastronomica e animazione di trasmissioni radio e televisione.
Dal 2014, organizza a Parigi ogni due anni, la gara eliminatoria per la partecipazione al Campionato Mondiale del Pesto di Genova. L’ idea è partita dalla voglia di far conoscere a Parigi e alla Francia questa ricetta che simboleggia Genova per potere, in questo modo, rendere onore alla sua città e alla Regione Liguria. Dall’ottobre 2017 é nominata dal sindaco Bucci Ambasciatrice di Genova nel Mondo.
Un prossimo meraviglioso progetto, tra tanti altri, é la scrittura a fianco di François Régis Gaudry, il giornalista gastronomico più illustre di Francia, di un volume dedicato alla Gastronomia italiana dove saranno trattati più di 350 soggetti e che ha per ambizione di divenire un supporto di referenza in ambito culinario.

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Conferenza Stampa Premio Lerici Pea 2019

Lunedì 16 settembre, alle ore 11, presso l’Ambasciata spagnola a Roma, si è tenuta la conferenza stampa della 65esima edizione del Premio LericiPea Golfo dei Poeti durante la quale sveleremo i Premiati 2019 della sezione “alla Carriera” e “Edito”.

Durante la conferenza sono intervenuti:
– L’Ambasciatore spagnolo a Roma, S. E. Alfonso María Dastis Quecedo
– L’Ambasciatore irlandese a Roma, S.E. Colm Ó Floinn
– Il Sindaco di Lerici, Dott. Leonardo Paoletti
– Lucilla Del Santo, Presidente del Premio LericiPea Golfo dei Poeti
– Adriana Beverini, Responsabile Premio LericiPea alla Carriera

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