Premio LericiPea – Scrittura Poetica a Maurizio Maggiani
Per la prima volta l’associazione LericiPea assegna un premio Speciale ad un romanziere “per la qualità poetica della sua scrittura”.
Maurizio Maggiani, nato a Castelnuovo Magra in provincia della Spezia nel 1951, ha ottenuto molti premi e riconoscimenti. Nel 1990 il Premio Viareggio, Rèpaci e Campiello con “Il coraggio del pettirosso”, il Premio Alassio e Premio Strega nel 1998 con “La regina disadorna “. Nel 2002 ha pubblicato “E’ stata una vertigine” . Nel 2005 ha vinto, con il romanzo Il viaggiatore notturno, i premi Premio Ernest Hemingway e Premio Parco della Maiella e il Premio Strega. Come giornalista e commentatore cura una rubrica all’interno del quotidiano genovese Il secolo XIX e scrive per La Stampa.
Premio LericiPea 2011: sezione Poeti e Artisti Liguri nel Mondo alla fotografa genovese Martina Bacigalupo
Martina Bacigalupo è nata nel 1978 a Genova. Dopo essersi laureata alla Facoltà di Lettere all’Università di Genova, ha seguito per due anni un post-graduate in fotografia all’University of the Arts of London. Nel 2005 ha vinto il premio «Black and White Photographer of the Year» e poi si è trasferita a Parigi, partecipando a Reflexion Masterclass, seminario di fotografia internazionale contemporanea.
Negli ultimi quattro anni Martina ha lavorato in Africa dell’Est come fotografa freelance. Basata principalmente in Burundi, si dedica soprattutto a tematiche sociali e collabora con differenti NGO internazionali come Human Rights Watch, Médecins Sans Frontières, Handicap International, Care, Amnesty International. Il suo lavoro è stato pubblicato, tra altri, su Internazionale, Esquire, Sunday Times Magazines, Elle, Jeune Afrique, Io Donna. Tra le sedi dove ha esposto, il Museo di Santa Maria della Scala a Siena, Palazzo Ducale a Genova, Festival di Sète (Francia), Atri Festival 2009, il Centre Culturel Français di Bujumbura (Burundi) e la Galleria d’Arte Moderna di Nervi. Martina ha partecipato all’edizione 2008 del Joop Swart Masterclass ad Amsterdam e nel 2009 ha vinto il Premio Ponchielli. Nel 2010 ha vinto il Premio internazionale CANON della Donna Fotogiornalista. Nel 2011 il suo lavoro è esposto al Festival Internazionale di Fotogiornalismo di Perpignan «Visa pour l’Image». Martina è membro dell’agenzia fotografica VU’ di Parigi.
Premio LericiPea per la Poesia in Dialetto “Paolo Bertolani” a Renzo Fregoso
Renzo Fregoso, nato nel 1922 alla Spezia è il rappresentante più insigne della poesia in dialetto spezzino. Erede e continuatore della poesia dialettale di Ubaldo Mazzini, ha nel tempo affinato la sua ispirazione e la sua ricerca sino a giungere a momenti di intensa liricità. Nella sua poesia c’è tutta la malinconia per una età, la giovinezza, e per un momento storico, quello della Spezia della prima metà del secolo ventesimo, ormai irrimediabilmente trascorsi . La nostalgia che pervade la sua poesia non scade però mai nel lamento per il buon tempo antico chè, Fregoso è sempre pronto a sorprenderci con una improvisa “virata” di dissacrante ironia, anch’essa tipicamente spezzina.E sa far nascere il sorriso là, dove sembrava, sino ad un momento prima, poter sgorgare una lacrima. E’ il suo un dialetto di non facile accesso,costruito com’è sulla ricerca di parole ed espressioni dialettali spezzine del secolo diciannovesimo e ventesimo che talora risultano desuete ed incomprensibili ai nostri giorni, essendo ormai, di fatto, venuta a mancare la realtà che le aveva generate.Una forte pietas umana, nascosta da un velo di consapevole accettazione della vita, vela tutta la sua produzione in dialetto, la cui poeticità resta intatta anche nella trasposizione in lingua italiana .
Premio LericiPea Speciale: Angelo Tonelli per la sua attività di Grecista e Traduttore
“Eschilo, Sofocle, Euripide, Tutte le tregedie, Bompiani, Il pensiero occidentale”- traduzione, introduzioni, commenti di Angelo Tonelli, testi greci a fronte. Frutto di oltre 10 anni di lavoro, questa edizione di tutta la tragedia greca con testo a fronte, la prima in Italia e nel mondo a essere realizzata interamente da un unico Curatore, insieme poeta e filologo, che ne ha fornito la ricostruzione del testo, la traduzione, l’introduzione e le agili note esplicative, consente di cogliere con sguardo unificante la fulgida stagione della tragedia ellenica che vide fiorire il genio creativo di Eschilo, Sofocle e Euripide.
Viene così restituita in tutta la sua feconda inattualità al lettore moderno una delle culminazioni dell’arte sapienziale e iniziatica del nostro Occidente, capace di riverberare la spiritualità orfeodionisiaca eleusina nella sua dimensione essoterica: in maniera esplicita, attraverso tragedie vistosamente iniziatiche come Baccanti, Orestea, Alcesti, Edipo re e Edipo a Colono; e in maniera indiretta, grazie alla forma apollodionisiaca dell’opera drammatica nella sua espressione scritta, che a sua volta rinvia alla struttura stessa del théatron, che è ipso facto luogo sapienziale in cui si contempla (theáomai) il gioco delle passioni con empatia e distacco.
Con il greco a fronte i capolavori dei tragediografi a noi pervenuti brillano nella lingua in cui furono composti e consentono di restituire con sufficiente approssimazione la phoné originaria in cui furono pronunciati nel rito consacrato a Dioniso alla luce del sole ellenico, sotto lo sguardo della collettività riunita nel nome del dio dell’ebbrezza e della contemplazione.
Ma raggiungerà il culmine della sapienza/ chi gioiosamente celebri la vittoria di Zeus, / di Zeus che conduce i mortali/ sulla strada della saggezza/ e decretò il principio sovrano: “patendo conoscere”./ Invece del sonno stilla dinnanzi al cuore/ il tormento memore del dolore,/ e la sapienza raggiunge/ persino coloro che la respingono./ E’ questa la grazia violenta déi divini/ che siedono sui sacri scranni.
Eschilo, Agamennone, vv. 174-183
Poeta, filologo, regista teatrale, Angelo Tonelli è tra i massimi grecisti viventi. Edizioni di classici: Zosimo di Panopoli, Visioni e Risvegli (Coliseum 1988, prima edizione italiana; ristampa: Rizzoli 2004); Oracoli Caldaici (Coliseum 1990, prima edizione italiana; ristampa: Rizzoli 1995); Properzio, Il libro di Cinzia (Marsilio 1993); Eraclito, Dell’Origine (Feltrinelli 1993); Empedocle, Origini e Purificazioni (Bompiani 2002); Tutta la tragedia greca tradotta da Angelo Tonelli, (Marsilio 2007, 4 volumi); Le parole dei sapienti (in sette volumi), vol. I: Senofane, Parmenide, Zenone, Melisso (Feltrinelli 2010). Tra le sue opere di poesia si segnalano: Canti del tempo (Crocetti, 1988, vincitore Premio Eugenio Montale), Canti di apocalissi e d’estasi (Campanotto 2008, vincitore Premio Città di Atri).Tra le opere filosofiche: Sulle tracce della sapienza (Moretti e Vitali 2009); Sperare l’insperabile: per una democrazia sapienziale, (Armando 2010). Per la traduzione delle tragedie di Eschilo (Marsilio 2000) è stato insignito del Premio Valle dei Trulli 2001.
Premio LericiPea 2011 per l’Ecopoesia a M. Ivana Trevisani Bach
M. Ivana Trevisani dal 2001 scrive poesie. La natura, l’ecologia, la lotta all’inquinamento sono i temi prevalenti dei suoi versi. Ha scritto il Manifesto di Ecopoesia Italiano (2003). Nel 2005 ha pubblicato un libro di Poesie: “Ecopoesia nello Spazio-Tempo” Ed. Serarcangeli, Roma. Nel 2008 un libro sull’etologia felina: “Il patto con il gatto” Mursia Editore, Milano. Nel 2011 un libro”fantasy”: “La Felina Commedia di Mozòt”.Ha vinto numerosi premi di poesia e collabora con gruppi culturali e riviste.